Consigli nutrizionali di Evelina:
Possiamo considerare l’uovo un alimento funzionale?
Gli alimenti funzionali sono quelli naturalmente ricchi di proprietà nutritive benefiche e protettive per l’organismo con azione preventiva. Possiamo dire che anche l’uovo, inserito in un’alimentazione equilibrata e varia, può provvedere alle nostre funzioni organiche perché è un alimento provvisto di un equilibrio perfetto dal punto di vista nutrizionale (contiene anche le preziose vitamine B12, B9, A e D). Per questo lo possiamo considerare importante per la nostra salute soprattutto nella fase di accrescimento muscolare, e per la formazione e il mantenimento dell’equilibrio ormonale a tutte le età.
Quante uova consumare in una settimana?
Le uova sono un alimento molto economico, ricco di proteine di elevata qualità, sali minerali, folati e vitamine del gruppo B. Per questo sono utili anche nella fase di crescita, e sono facili da alternare ad altre fonti proteiche di origine animale. L’uovo ha poche calorie (circa 75 per un uovo di gallina grande), ed è indicato per bambini, anziani, durante la gravidanza, l’allattamento e in caso di anemia anche come alimento base di molte ricette. Le nostre linee guida consigliano di consumare 4 uova a settimana, anche se un recente studio americano ha concluso che si potrebbero consumare più uova senza conseguenze perché non fanno male al fegato come molti tendono a credere perché forniscono colina e metionina, aminoacidi protettivi per quest’organo . La loro assunzione andrebbe limitata per chi soffre di calcolosi delle vie biliari anche se molto dipende da come vengono cotte.
Le uova fanno aumentare il colesterolo?
In 20 anni, grazie anche alla dieta vegetariana a cui vengono sottoposte le galline ovaiole, la percentuale di colesterolo nelle uova è diminuita dell’8%, da 371 mg per etto a 344 mg. Inoltre gli acidi grassi mono-polinsaturi e le lecitine presenti nel tuorlo favoriscono il trasporto del colesterolo “cattivo” dalle arterie al fegato, aumentando quello “buono”. Da uno studio fatto all’Harvard School of Public Health americana emerge che, nei soggetti sani, il tuorlo non aumenta il colesterolo nel sangue e non viene associato all’incremento di malattie cardiovascolari, anche perché il colesterolo derivante dal cibo è solo il 20% di quello presente nell’organismo, rispetto a quello endogeno, circa l’80%, prodotto dal fegato. Tuttavia a chi soffre di ipercolesterolemia o infiammazione alle vie biliari, lo studio ne indica un consumo moderato.
Come riconoscere le uova fresche e conservarle bene?
Un uovo fresco si riconosce per la sua camera d’aria interna (delimitata da due sottili membrane che separano il guscio dall’albume) che non deve superare i 6 millimetri. Possiamo immergerlo in un litro d’acqua con 120 g di sale e se va sul fondo è fresco mentre se galleggia va scartato. Inoltre se l’uovo resta verticale, con la parte più larga verso l’alto, ha 10/11 giorni mentre se rimane a metà dell’acqua, senza muoversi, ne ha circa 6. Per una buona conservazione le uova dopo l’acquisto vanno riposte con la punta verso il basso nell’apposito scomparto del frigo a 4°C per evitare i processi di degradazione, e vanno consumate entro tre settimane (in base alla data di scadenza). E’ importante non lavare il guscio dell’uovo e ,durante l’uso , fare attenzione a evitarne il contatto con altri alimenti crudi.
Per concludere possiamo dire che l’uovo è un alimento di alto valore biologico, ricco di nutrienti e fattori protettivi principalmente presenti nel tuorlo: i flavonoidi (antiossidanti utili contro i radicali liberi), i fosfolipidi, metionina e colina (benefici per il fegato), la biotina (vitamina del complesso B importante per mantenere il buonumore oltre che pelle e capelli sani), i carotenoidi (precursori della vitamina A, antiossidanti protettivi per pelle, mucose e vista).